domenica 29 marzo 2009

Modesto Della Porta

Poeta dialettale guardiese, di professione sarto, nonché suonatore di trombone d'accompagnamento con cui nella sua poesia: "Serenate a mamma" non avendo fiato per farlo, zitteva sua madre che tanto probabilmente se avesse colto l'attimo forse sarebbe riuscito a metter su qualcosa da dedicarle...
Ta-Pù! questo è l'unico suono che emetteva con il suo strumento, diventato poi il titolo della raccolta di sue poesie pubblicate dall'editore Carabba.
C'è un aneddto simpatico che vede il nostro amato poeta in una serata passata tra amici nel paese di Palombaro, in cui lasciò una scritta su di un muro del comune, ancora in bella vista, con queste precise parole: "Co' le mane e co' le pide, pe' la piche" che tradotto significa: Dopo una grandiosa bevuta sto in pessime condizioni, cammino a mani e piedi perché non mi reggo in piedi.
Inviato a Roma nel 1934, Modesto recitò per tre anni presso l'Eiar, l'allora Rai. In ogni festività appariva nel progamma "dieci minuti del lavoratore" con la sua poesia "La nuvene di natale". Purtroppo non ci sono pervenute registrazioni.
Ha qualcosa a che vedere anche con
il nome del tipico dolce guardiese "Tre monti" che dopo esser stato assaggiato cambiò di nome in "Sise delle monache" perché per esso assomigliava, data la presenza dello zucchero a velo, ai fazzoletti che le suore usavano nel mettersi sul seno per stravolgerne la forma...
Nella tradizione popolare guardiese risulta il nostro principale punto di riferimento, volente o nolente in Modesto ci si imbatta spesso, ed un piacere asspaorare il il nostro passato dalle sue storie.

1 commento:

  1. Ciao sono Barbara ho 44 anni e sono nata a Chieti. La mia scuola media era intitolata a Modesto Della Porta. Ricordo una poesia tratta dal libro Ta-Pù, troppo simpatica e divertente. Non ricordo bene il titolo, se non erro "IL SONNO"? però ricordo che parlava di un ladro, che entrato per rubare in casa, sveglia il padrone e lui imperterrito gli dice "giovanotto, non ci trovo neanche il sale io di giorno, che vuoi trovare tu di notte?". Troppo divertente. Scusatemi se non scrivo la frase in dialetto, non sono brava.

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