domenica 31 ottobre 2010

Allen Ginzberg - Moloch

Alcune settimane fà sono stato ad alternativa cinenama a Teramo. Per fortuna sono riuscito a non perdermi il film su Allen Ginzberg: Howl.
Sono rimasto molto colpito di uno spezzone del film dove viene letta al pubblico la seconda parte di Howl, dove viene più volte ripetuto Moloch: una divinità, che viene associata spesso al fuoco. Oggi viene usato per indicare uno stato-moloch, cioè uno stato che chiede un alto sacrificio da parte dei cittadini...
Di sicuro Ginzberg è stato inspirato dal film Cabriria e dal Peyote ovviamente.
Nel suo poema lui critica la società americana del 1955. Dopo esser stato stampato fu messo al bando per oscenità:
- Howl II
Quale sfinge di cemento e alluminio gli ha sfracellato il cranio e' gli ha divorato il cervello e l'immaginazione?
Moloch! Solitudine! Lerciume! Schifezza! Spazzatura e dollari inafferrabili! Bambini che strillano nei sottoscala! Ragazzi che singhiozzano negli eserciti! Vecchi che piangono nei parchi!
Moloch! Moloch! Incubo di Moloch! Moloch spietato! Moloch mentale! Moloch duro giudice di uomini!
Moloch prigione incomprensibile! Moloch galera teschio di morte senz'anima e Congresso di dolori! Moloch i cui edifici sono sentenze! Moloch vasta pietra di guerra! Moloch governi stupefatti!
Moloch la cui mente è puro macchinario! Moloch il cui sangue è denaro che scorre! Moloch le cui dita sono dieci eserciti! Moloch il cui petto e una dinamo cannibale! Moloch il cui orecchio è una tomba fumante!
Moloch i cui occhi sono mille finestre cieche! Moloch i cui grattacieli sorgono in lunghe strade come Jehovah senza fine! Moloch le cui fabbriche sognano e gracchiano nella nebbia! Moloch le cui ciminiere e antenne incoronano le città!
Moloch il cui amore è petrolio e pietra senza fine! Moloch la cui anima è elettricità e banche! Moloch la cui povertà è lo spettro del genio!
Moloch la cui sorte è una nube di idrogeno asessuale! Moloch il cui nome è la Mente!
Moloch in cui mi siedo solo! Moloch in cui sogno Angeli! Pazzo in Moloch! Rotto in culo in Moloch! Senza amore e castrato in Moloch!
Moloch che mi è entrato presto nell'anima! Moloch in cui sono una coscienza senza corpo! Moloch che mi ha fatto uscire spaventato dalla mia estasi naturale!
Moloch che io abbandono! Svegliatevi in Moloch! Luce che cade dal cielo!
Moloch! Moloch! Appartamenti robot! sobborghi invisibili! tesori di scheletri! capitali cieche! industrie diaboliche! nazioni spettrali! manicomi invincibili! cazzi di granito! bombe mostruose!
Si sono rotti la schiena innalzando Moloch al Cielo! Strade, alberi, radio, tonnellate! innalzando la città al Cielo che esiste e ci circonda!
Visioni! profezie! allucinazioni! miracoli! estasi! alla deriva sul fiume americano!
Sogni! adorazioni! illuminazioni! religioni! l'intero carico di coglionerie da raffinati!
Sfondamenti! al di là del fiume! salti e crocifissioni! giù nella piena! Drogati! Epifanie! Disperazioni! Dieci anni di urli da bestie e suicidi! Menti! Nuovi amori! Generazione pazza! giù sulle rocce del Tempo!
Vere risate sante nel fiume! Han visto tutto quanto! gli occhi stravolti! le sante grida! Hanno detto addio! Si sono buttati dal tetto! verso la solitudine! salutando! portando fiori! Giù nel fiume! nella strada!

domenica 5 settembre 2010

Emil Cioran

Due anni fa ho letto "Un apolide metafisico" mi incuriosiva il titolo. Ho scoperto che era proprio il genere di letture che mi serviva. Primo perchè mi dava gusto leggere qualcosa di uno scrittore rumeno e secondo perchè parlava tantissimo di filosofia, molto sensibile al suicidio e poi all'insonnia. Leggendo è come se le interviste a lui rivolte erano rivolte a me...
I video che ho postato qui sotto, sono la prova del carisma che questo saggio scrittore aveva. Mi sono promesso di non leggere nient'altro di suo per alcuni anni a venire per il suo pessimismo, ma non so se la promessa la riuscirò a mantenere.
Voglio lasciare un nonsò che di mistero in questo post ().







SECONDA PARTE: http://www.youtube.com/watch?v=rnBvgJN6hyY
TERZA PARTE: http://www.youtube.com/watch?v=t0BSUleS-eM&feature=related

domenica 7 marzo 2010

Mark Linkous

Ho ascoltato per molto tempo gli Sparklehorse, specialmente nei momenti difficili. Mark è stato un vero amico.
Un grande artista, poco conosciuto, ma importantissimo nel panorama indie rock statunitense. Ha apportato molte innovazioni, soprattutto nel cantautorato "folktronico".
Non sono riuscito a vederlo live (rimarrà il rimpianto più grande della mia vita). Con Danger Mouse aveva pubblicato nel 2009 un disco importantissimo dal nome "Dark Night of the Soul" con la partecipazione di moltissimi artisti di grande spessore. Tra cui anche Vic Chesnutt anch'egli morto di recente.
"Good Morning Spider" - il suo secondo album - ha cambiato la mia vita su tanti aspetti, dal punto di vista musicale, ed intellettuale.
Si vociferava di un suo imminente album, che stava per essere terminato. Ero ansioso di ascoltarlo, ma questa brutta notizia odierna ha cancellato questo programma.
Non so, nella sua musica traspariva molta tristezza, molta adrenalina. Sono seriamente triste. Sono Spiazzato! Scrivo tutto questo con il cuore infranto. Torno a scrivere di domenica dopo tanto, e lo faccio solo perché Linkous mi mancherà tantissimo, sentiranno la mancanza tanti artisti a cui lui produsse il disco. Non voglio dimenticare questa domenica tristissima.







domenica 20 settembre 2009

Sandro Pertini

I grandi personaggi tornano sempre d'attualità, soprattutto in momenti di crisi. In questo caso tirandone in ballo due di grande valore sociale, sostenitori della Libertà.

Il primo è il presidente della Repubblica italiana più amato di sempre, il secondo è il fumettista alternativo più importante d'Italia.

"Pertini" è il nome della raccolta di fumetti che parlano di resistenza, dove Pazienza affrontò negli anni 79-85, temi politici in senso avvolte satirico, con particolare attenzione alla figura di Pertini, personaggio stimato molto dall'artista.
Proprio grazie a questa copertina, fatta per il "il Male" giornale alternativo, con un ritratto in copertina del presidente, che i due entrarono in contatto. Il presidente dopo aver visto il suo volto stampato chiese subito un incontro e le tavole dei lavori originali.
Ma i due per contrattempi vari del "Paz" non si incontrarono mai. Le vignette realizzate per riviste come: Tango, Linus, Frigidaire, Il Male, sono delle avventure inventate riguardante una guerra di liberazione.

Negli anni ottanta la figura di Pertini rappresentava per i giovani un punto di riferimento, cosa che a me personalmente fa pensare a Barack Obama in un certo qual modo. Perché? Lui incarnò nella sua figura di politico elementi essenziali per la nascita di una funzionale democrazia. La libertà di pensiero era uno dei pallini fissi del Presidente. Come non poteva piacere ad un artista come Pazienza? Infatti gli dedicò molto tempo della sua vita, diventando il personaggio più disengato.

Le loro storie si intrecciano ancora, nel parco Sandro Pertini di Castelnuovo Rangone, inaugurato nel 1° Maggio 2003, su disegno di Pazienza. Con targhe che ricordano entrambi i personaggi. Il parco nato dalla volontà del sindaco che vide un ottimo dialogo tra le due figure.


Vi riporto uno scritto tratto da "Pertini" ed altre satire di Andrea Pazienza:


"Piduisti latitanti- Grandi evasori – generali della finanza in combutta coi petrolieri

Finanzieri- trafficanti di droga- rotariani – trame nere – stragi di stato ( Brescia – italicus –Bologna)

Non un inchiesta risolta- magistrati assassinati –indagini insabbiate- attentati – tasse e sottrazioni solo a danno dei poveri-

Bancarottieri che riparano- altri che finiscono impiccati – segretarie di questi che si gettano dalla finestra- distruzione del patrimonio naturale- speculazioni edilizie- vescovi americani dall’anima nera come la pece- furti di fondi pro terremotati- banche vaticane che padreggiano, killer turchi e spie bulgare

Magistrati corrotti con figli nazisti, politicanti in combutta coi camorristi, politicanti con figli terroristi- sindaci e giunte da gettare in galera e perdersi la chiave, stupratori figli di ricchi che evadono tranquillamente- rapitori di bambini- fascisti che scappano durante i processi, li riacchiappano e riscappano- carcerazioni preventive di secoli- pazzi dappertutto senza nessuno che se l’incula- censure allucinanti di capolavori

Gelli che scappa di qua e di là- pensioni da fame- liste di nomi che scompaiono- massoni peggio dei kkk- bustone e bustarelle- tossicomani che fanno i ministri- notai rispettabili che importano droghe a quintalate- boss della camorra trattati come re- carrieristi che si sono dannati per salire un po’ più in alto- inflazione allucinante

Nazionale repellente, sud dimenticato, aree depauperate- università costose e inutili- insegnamenti squallidi, sbocchi zero, casse integrazione- famiglie di dieci persone in una stanza- fabbriche che chiudono, commercianti che ingrassano- ospedali fatiscenti, appalti fantasma- abusivismo, missili- tangenti- ricatti- soldi neri- sindacati pirata…

C’è qualcuno al centro di tutto questo?

E se c’è, chi è!

Il gobbo (andreotti) lo sa, gelli lo sa, calvi lo sapeva, qualche altro lo sa.


domenica 28 giugno 2009

Lee Renaldo

Chitarrista e cantante dei Sonic Youth, uno dei migliori insieme a Thurstone Moore per quanto riguarda il noise rock.
Con sopresa ho scoperto che la Quarup editrice di Pescara ha pubblicato il suo libro "Road Movies" tradotto in italiano da Fabio Genovesi.
Le sorprese non finiscono mai! acquistarlo è stato un gioco da ragazzi e leggerlo è stata una goduria unica.

Immergersi nelle emozioni artistiche di Lee durante i lunghissimi tour è favoloso. Ma la cosa che mi fa più piacere di tutte è che questo binomio tra musicisti e letteratura questa volta ha avuto come traguardo finale l'Abruzzo. E non è il solo, anche Les Claypool canante bassista dei Primus con il suo libro "A sud del capanno" è stato pubblicato da Quarup. Ma purtorppo questo non lo sono riuscito a reperire.
Dei Sonic Youth si è detto troppo, e non voglio nemmeno parlare del libro per non guastare la festa a sopresa a tutti.
Il mio intento è quello di informare che piano piano anche qui in Abruzzo qualcosa di importante si sta muovendo oltre che la terra.

SUNDAY - SONIC YOUTH



domenica 14 giugno 2009

Dan Rickwood

Pittore-scrittore! Se avete fatto i conti qualche volta con i Booklet dei Radiohead allora lo conoscete.
Conosciuto con il nome di Stanley Doonwood, ha curato quasi tutte le grafiche degli album di Thom Yorke e soci.
Si è pensato per alcuni anni che dietro il suo nome d'arte si nascondesse proprio Thom, e invece dopo essere uscito allo scoperto nei Grammy Awards del 2001,
si è avuta la conferma della sua esistenza.
Lui e Thom andavano nell'1994 all'università di Exeter assieme, da lì nacque una profondissima collaborazione che dura ancora e si evolve album dopo album, ep dopo ep e singoli dopo singoli. Anche nel primo album solista di Thom c'è la sua mano.
Una figura importantissima per i Radiohead, che ha reso la band speciale anche dal punto di vista dell'immagine le cover degli album, rendendoli unici nello scenario alternativo. Insieme a Nigel Godrich rappresenta un tassello inamovibile del gruppo più creativo degli ultimi 10 anni.

domenica 29 marzo 2009

Modesto Della Porta

Poeta dialettale guardiese, di professione sarto, nonché suonatore di trombone d'accompagnamento con cui nella sua poesia: "Serenate a mamma" non avendo fiato per farlo, zitteva sua madre che tanto probabilmente se avesse colto l'attimo forse sarebbe riuscito a metter su qualcosa da dedicarle...
Ta-Pù! questo è l'unico suono che emetteva con il suo strumento, diventato poi il titolo della raccolta di sue poesie pubblicate dall'editore Carabba.
C'è un aneddto simpatico che vede il nostro amato poeta in una serata passata tra amici nel paese di Palombaro, in cui lasciò una scritta su di un muro del comune, ancora in bella vista, con queste precise parole: "Co' le mane e co' le pide, pe' la piche" che tradotto significa: Dopo una grandiosa bevuta sto in pessime condizioni, cammino a mani e piedi perché non mi reggo in piedi.
Inviato a Roma nel 1934, Modesto recitò per tre anni presso l'Eiar, l'allora Rai. In ogni festività appariva nel progamma "dieci minuti del lavoratore" con la sua poesia "La nuvene di natale". Purtroppo non ci sono pervenute registrazioni.
Ha qualcosa a che vedere anche con
il nome del tipico dolce guardiese "Tre monti" che dopo esser stato assaggiato cambiò di nome in "Sise delle monache" perché per esso assomigliava, data la presenza dello zucchero a velo, ai fazzoletti che le suore usavano nel mettersi sul seno per stravolgerne la forma...
Nella tradizione popolare guardiese risulta il nostro principale punto di riferimento, volente o nolente in Modesto ci si imbatta spesso, ed un piacere asspaorare il il nostro passato dalle sue storie.